il  PARTITO

"Secolo d'Italia", 7 giugno 1975

 

Comizi a Poggio Rusco e ad Asola (MN)


(…)

Beppe Niccolai

Parlando a Poggio Rusco e ad Asola, in provincia di Mantova, Niccolai ha evidenziato il profondo stato di crisi in cui versa la societą italiana a causa e per colpa esclusiva della classe politica di regime.
«Si tratta di crisi politica, ha detto l'oratore, ma anche di crisi morale». Il parlamentare ha ricordato i numerosi casi di malcostume denunciati dalla Destra Nazionale che č stato l'unico schieramento politico nei confronti del quale gli avversari non hanno potuto muovere alcuna accusa al di lą di quella vecchia e strumentale di voler instaurare nel Paese un governo antidemocratico facendo ricorso alla violenza.
«Sono loro -ha detto Niccolai- che invece si servono della violenza per continuare a mantenere poltrone e prebende, sono loro che alla violenza ricorrono ogni qual volta la compagine governativa appare squassata dalle lotte intestine ed ogni qual volta si avvicinano le elezioni; sono loro che ricorrendo a provocatori prezzolati tentano di accreditare un pericolo che viene da destra solo e soltanto per coprire l'unico reale pericolo che minaccia la libertą personale di ogni cittadino e l'indipendenza del Paese: il pericolo comunista».
«Sta a noi -ha affermato tra scroscianti applausi Niccolai- lottare senza tregua per far capire al popolo italiano che gią comincia a rendersi conto della situazione, la pericolositą della manovra orchestrata dai centri di potere per far entrare i comunisti anche formalmente nell'area governativa. Se questo sapremo fare, gli italiani che amano la libertą e la giustizia non potranno che stringersi accanto a noi che siamo gli unici difensori della libertą e i soli fautori della giustizia sociale».

(…)

Inviato da Andrea Biscąro - http://www.ricercando.info