"Secolo d'Italia", 20 agosto 1977
Il rigore del nuovo corso
Pane, formaggio… e miliardi
Beppe Niccolai
Due figli del popolo in divisa, due militari dell'Arma dei Carabinieri sono
stati rinchiusi a Forte Boccea tra l'altro per avere accettato dalla Signora
Kappler pane, formaggio, vino.
«Cibarie e vino» come si legge nel mandato di cattura.
Che rigore!
E a sollecitare questo rigore è il ministro della Difesa Lattanzio che, nel suo
collegio elettorale di Bari, si serve per farsi eleggere, degli automezzi
dell'Esercito. È il ministro della Difesa Lattanzio che, da sottosegretario, per
i suoi settimanali spostamenti Roma-Bari si serve, sistematicamente, e per lui
solo, del DC9 dello Stato Maggiore Difesa.
Che rigore questa Repubblica!
Indignato Craxi. Si chiede come mai «la lista dei misteri della Repubblica si
allunghi». Si domanda, in relazione alla morte del generale Anzà, cosa sia tutto
questo «silenzio».
«Il ripetersi di episodi in cui gli ufficiali del nostro Esercito si suicidono».
ha detto Craxi, «come Samurai sconfitti, non può essere tacciuto quasi si
trattasse di fatti ordinari».
Bene. Ma i socialisti dove erano rimpiattati quando il colonnello Rocca fu
trovato morto nel suo ufficio REI-SlFAR? Suicidio o assassinio? Non si sa.
Quello che si sa è che il colonnello Rocca, insieme a Taviani, allora ministro
degli Interni, e a Nenni. allora Vice Presidente del Consiglio dei Ministri;
Corona, allora ministro del Turismo e il generale Viggiani, capo del SIFAR,
aveva trovato il modo di finanziare, con i fondi del Servizio informazioni, il
giornale proletario "l'Avanti".
Altro che pane e formaggio! Ma forse qualcuno ha pagato per quelle...
distrazioni, indubbiamente molto più gravi di quelle che oggi vengono addebitate
ai due poveri carabinieri?
Pane e formaggio. Si afferma che questo «rigore» è pienamente condiviso dal
Presidente del Consiglio,Giulio Andreotti.
Bene. Ma quando il Presidente del Consiglio in persona, e attraverso il suo Capo
di Gabinetto, sollecita, nel settembre e ottobre 1972, l'intendenza di Finanza
di Milano ad evadere «con la consueta solerzia» la definizione della pratica dei
danni di guerra, alla Caproni e alla SIAI Marchetti (in ballo 40 miliardi di
lire), danni mai esistiti, sente il dovere, non dico di farsi rinchiudere a
Forte Boccea, ma di dimettersi?
Pane e formaggio. Indignatissimi i repubblicani. Chiedono la testa del ministro.
Pulizia, pulizia! Ma dove erano quando il SIFAR. su incarico Fanfani-Aloia,
tentava di corrompere i delegati al Congresso repubblicano di Ravenna, perché
votassero la linea La Malfa, favorevole al centro-sinistra, in contrapposizione
a quella di Pacciardi?
La Malfa chiede pulizia. E cosa aspetta ad andarsene, lui che, anziché pane e
formaggio, si becca 300 milioni dai petrolieri perché l'ENEL continui a
costruire centrali termoelettriche, cioè funzionanti a nafta?
Pane e formaggio. E la vicenda della Lookheed?
Già. dimenticavo… II Parlamento si appresta a varare l'amnistia. Chi ha avuto,
ha avuto. Chi ha dato, ha dato.
Intanto quei due figli del popolo sono reclusi a Forte Boccea.
Per del pane e del formaggio. Perché non fucilarli?
Ecco, questo è lo stile di un Governo e di una classe politica… rigenerata dal
voto comunista del 20 giugno!
Gesù, abbi pietà di noi!
Giuseppe Niccolai
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