CONVEGNI

Lettera inviata da Gianfranco Fini
 

IL PRESIDENTE


Roma 16 novembre 2006

Prot. n. 983/SP
GF/mc

Caro Presidente,
Cari Amici e Militanti di Alleanza Nazionale,


ringrazio di cuore la Federazione provinciale di Pisa, per aver deciso di ricordare l'indimenticabile Beppe Niccolai che è stato un esempio per la nostra Comunità umana e politica.
Insieme a Giorgio Almirante, a Pino Romualdi, a Arturo Michelini, ad Augusto De Marsanich, a Roberto Mieville, Beppe Niccolai può infatti essere considerato una delle colonne del Movimento sociale italiano nei lunghi anni in cui esso ha rappresentato spesso anche da solo- l'unica alternativa ad un comunismo che -forte del sostegno della Russia sovietica- pareva destinato alla conquista del mondo.
Nella rossa toscana, Niccolai ha costituito a lungo un punto di riferimento di altissimo livello politico per tutto il nostro ambiente.
Preparatissimo sulle questioni amministrative, dal suo seggio nel consiglio comunale di Pisa è stato per trenta anni un critico acerrimo e documentato delle giunte di sinistra. Con il suo Machiavelli -letto anche ben oltre i confini del partito- ha messo per tutti gli anni '70 alla berlina il crescente malcostume, l'occupazione delle poltrone, i trasformismi e le bassezze di certa politica locale
Durante le campagne elettorali, ha battuto per anni e anni, con una costanza davvero non consueta, le piazze spesso difficili della toscana, sfidando le contestazioni, talvolta violente oppure l'amarezza di dover parlare solo davanti a pochi fedelissimi in luoghi dove anche assistere dalla finestra di casa ad un comizio del MSI appariva pericoloso.
È sempre stato disponibile ad aiutare in ogni forma i militanti e le loro famiglie con le molte conoscenze che si era guadagnato anche al di fuori del partito: specialmente aiutava coloro che per le vicende della guerra avevano sopportato ostracismi e continuavano a trovare ovunque le porte chiuse.
Passato sui banchi di Montecitorio, portò nella Commissione antimafia cui appartenne lo stesso amore per le cose pulite che l'aveva caratterizzato al consiglio comunale di Pisa.
Niccolai -credo- ha dunque, forse, visto lontano, più di altri; ha sognato una Destra onesta e pulita in grado di cambiare l'Italia e di costruire un Europa, certo diversa da quella attuale.
Pisa ed il partito hanno dunque il dovere di ricordarLo: noi tutti abbiamo il compito di tenerne viva la memoria.
 

 Gianfranco Fini

Ringraziamo Giacomo Mannocci (PI) per il materiale di questa pagina